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centrale teleriscaldamento via palestro padova

 

La centrale di via Palestro a Padova

AcegasApsAmga SpA ha realizzato e attivato un progetto per il teleriscaldamento urbano, servizio che consiste nel trasferimento a distanza di calore - proveniente da centrali termiche convenzionali e di cogenerazione utilizzando, come vettore energetico l'acqua calda.

La centrale "teletermo Palestro", che è entrata in servizio nel 2004, fornisce calore ad alcune utenze del quartiere Savonarola di Padova mediante una piccola rete di teleriscaldamento. All'avvio la centrale era dotata di una caldaia da 3 MW di potenza e di un cogeneratore Jenbacher JMS 212 da 511 kW elettrici e 670 kW termici. Nel 2008 è stata potenziata con l'installazione di una seconda caldaia da 2 MW .
Le principali utenze collegate sono:
- complesso ATER
- complesso INPDAP
- complesso ESU

Che cos'è il teleriscaldamento

É una soluzione alternativa, più rispettosa dell'ambiente, sicura ed economica per la produzione di acqua igienico sanitaria e il riscaldamento degli edifici residenziali, terziari e commerciali. Inoltre, l'utilizzo del sistema di "cogenerazione" consente anche la contemporanea produzione di energia elettrica.
Il termine "teleriscaldamento" sottolinea la peculiarità del servizio, ossia la distanza esistente tra il punto di produzione del calore e i punti di utilizzo: il cuore del sistema risiede in una centrale di cogenerazione che può servire edifici situati anche ad alcuni chilometri di distanza da essa.

Cosa significa cogenerazione

Questa è la definizione che la normativa UNI dà della cogenerazione: "Si definisce processo di cogenerazione l'insieme delle operazioni volte alla produzione combinata di energia meccanica/elettrica e calore, entrambi considerati effetti utili, partendo da una qualsivoglia sorgente di energia. Il processo deve realizzare un uso più razionale dell'energia primaria rispetto a processi che producono separatamente le due forme di energia. La produzione di energia meccanica/elettrica e calore deve avvenire in modo sostanzialmente interconnesso in cascata".

Come è composto l'impianto

L'impianto di Teleriscaldamento risulta sinteticamente composto, oltre che da una centrale termica ove viene prodotto il calore, da una rete di trasporto e distribuzione, costituita da speciali condotte sotterranee, e da un insieme di sottocentrali. Queste ultime, situate nei singoli edifici, sono costituite da "scambiatori di calore" e rendono possibile l'utilizzo del calore.

Come funziona?

La centrale riscalda, alla temperatura di circa 80°C, l'acqua che viene distribuita ai diversi edifici attraverso la rete di distribuzione. Giunta allo scambiatore, l'acqua della rete trasferisce all'acqua dell'impianto interno del circuito dell'utenza, il calore necessario per riscaldare gli ambienti. Alla fine di questo processo, l'acqua ormai raffreddata a circa 68°C, ritorna in centrale per essere nuovamente riscaldata. L'energia elettrica prodotta nella centrale di cogenerazione, al netto degli autoconsumi, viene immessa nella rete di distribuzione.

Il recupero del calore dai motori di cogenerazione

Il recupero del calore avviene sfruttando quell'energia termica che andrebbe dissipata nel circuito di raffreddamento, in quello di lubrificazione e con i fumi. Per i motori sovralimentati si può recuperare calore anche raffreddando l'aria uscente dal compressore. I motori a combustione interna hanno un rendimento elettrico molto elevato (η= 0,40 - 0,46)che li rende competitivi anche a carico termico nullo (ad esempio nel periodo estivo); per contro il calore è disponibile a bassa temperatura (T<100°C). Generalmente sono utilizzati motori Diesel sovralimentati con potenze di 50-60 kW.
Presso la centrale di via Palestro è installato un motore ciclo 8 costruito dalla GE Jenbacher, a 12 cilindri, alimentato a metano con potenza di 511 kW elettrici e 670 kW termici.

Dati per certificazione energetica

Il fattore che il gestore della rete di teleriscaldamento è tenuto a dichiarare è il fP,nren, ovvero il fattore di conversione in energia primaria non rinnovabile. Tale fattore, nella normativa tecnica vigente (norme UNI) viene denominato PEF (Primary Energy Factor). Il Decreto Ministeriale 26 giugno 2015 definisce che “ (…) i gestori si dotano di certificazione atta a comprovare i fattori di conversione in energia primaria dell’energia termica fornita al punto di consegna dell’edificio...”.

AcegasApsAmga, pur avendo avviato il percorso per la certificazione del valore del fattore di conversione dei propri sistemi di teleriscaldamento, non può al momento essere certificata, in quanto gli Enti di Certificazione non dispongono del relativo schema di accreditamento. Il Ministero dello Sviluppo Economico, con una lettera di risposta inviata il 24/3/2016, in considerazione del fatto che non risulta ad oggi disponibile la procedura di certificazione, ritiene possibile l’utilizzo dei fattori dichiarati e pubblicati sui siti dai fornitori del servizio.

Pertanto, in base a quanto definito dalla citata normativa, avendo a disposizione i dati di esercizio del teleriscaldamento e tenuto conto della norma tecnica UNI EN 15316-4-5/2008 per il calcolo del fattore di conversione di energia primaria, si comunica quanto segue:

fp_n,ren= 1,34
fp_ren= -0,08

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